Enrico Levrini - Associazione Cardina

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Enrico Levrini

Eventi > 2014

Como non è una nobile decaduta, orfana della seta, come qualcuno dice; è una città ancora viva con un immenso potenziale da sfruttare, a cominciare dal lungolago, che certamente non potrà tornare quello di un tempo, ma che può diventare qualcosa di diverso, di unico, oltre a qualcosa che noi tutti abbiamo la responsabilità di conservare e rispettare, come hanno fatto più di cento anni fa i comaschi che ci hanno preceduto, animati da un vero amore per la loro città.
                                                                                                                                                                                      Enrico Levrini

Conoscere la storia del lungolago, oltre che piacevole, è importante, perché ci aiuta ad attribuire a questa striscia di terra e acqua il giusto valore e ci invita a preservarne le caratteristiche per le generazioni future.
Con questo intento e non solo per pubblicare un’ulteriore raccolta di immagini – pur rare e affascinanti – l’Editoriale Lariana ha affrontato l’impegno, oggi non indifferente, di preparare un’opera ricca nella veste ed estesissima nei contenuti.
                                                                                                                                                                                           Cesare Baj
Villa Olmo
Maestosa, elegante, storica,  non ci sono aggettivi per descrivere la bellezza di Villa Olmo, un capolavoro dell’architettura neoclassica italiana.

L’Esposizione Voltiana del 1927
L’Esposizione Voltiana che si svolse nel 1927 a Villa Olmo fu uno dei momenti più alti della storia lariana. Come per quella del 1899, tutte le forze politiche e produttive della città si attivarono con l’intento di ricordare degnamente  il primo centenario della scomparsa del concittadino Alessandro Volta.

Lo Stadio Sinigaglia
Il magnifico stadio "Giuseppe Sinigaglia", sorto in riva la lago nella zona più panoramica del primo bacino, è un edificio che ha cambiato tante volte la sua fisionomia nel tempo, ma che è rimasto sempre il simbolo della Cittadella dello Sport.

I giardini a lago
L’area dei giardini  raggiunse il massimo splendore durante L’Esposizione Voltiana del 1899, quando il parco venne circondato da cancellate che regolavano il flusso del pubblico pagante. I giardini si trasformarono in un vero parco, tagliato da un ampio viale alberato che conduceva alla rotonda protesa sul lago, con fontane colorate e ampi spazi verdi. Le aiuole con prato all’inglese erano cariche di fiori e le piante ad alto fusto regalavano un delizioso refrigerio.

Il Tempio Voltiano
Il Tempio dedicato al grande fisico comasco Alessandro Volta sorge sul terreno della rotonda dei giardini pubblici.
Disegnato dall’architetto Federico Frigerio in stile neoclassico, fu fortemente voluto dall’imprenditore  tessile Francesco Somaini.

La diga foranea
La diga foranea del porto di Como venne realizzata nel 1870, in contemporanea con i lavori di colmatura del porto.
…Della vecchia diga originale è stato mantenuto il faro con la lanterna che troviamo al centro dell’isolotto finale che è anche il punto dal quale si gode il panorama più completo della città di Como.

Piazza Cavour
A metà dell’Ottocento si era già intuito che la zona di piazza Cavour era destinata a diventare centro nevralgico della città e fu quindi deciso di colmare l’invaso del porto e di farla diventare una piazza.
L’opera fu completa  solo nel 1872, con la realizzazione del lungolago, che permetteva di collegare direttamente Sant’Agostino ai giardini pubblici.

Sant’Agostino
Il borgo di Sant’Agostino era considerato una città all’interno della città, il cuore pulsante di Como. Rispetto all’altra riva, quella di Borgovico, zona di transito verso l’Altolago e la Svizzera, Sant’Agostino è un punto in cui ci si deve fermare. La strada che termina a Villa Geno,la stazione d’arrivo delle Ferrovie Nord, la stazione di partenza della Funicolare per Brunate, il porto commerciale, hanno creato un costante movimento di persone e merci e nel tempo anche un insediamento urbano unico.

La Funicolare
L’idea di collegare Como con Brunate grazie a una Funicolare venne a un gruppo di industriali tessili comaschi che formarono una società privata per la realizzazione dell’opera. I lavori iniziarono nel 1893 e la Funicolare fu inaugurata il 4 Novembre del 1894. Lunga quasi un chilometro, percorre un dislivello di 493 metri.  

 
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