Ponte Chiasso - Associazione Cardina

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Ponte Chiasso

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Il quartiere di Ponte Chiasso è collocato all'estremo nord della città di Como, in una conca al confine con la Confederazione Elvetica e si sviluppa ai lati di due direttrici: la via Bellinzona (Nord-Sud), che termina il suo percorso al confine di stato, e la via Brogeda (Est-Ovest) verso il comune di Maslianico. A ridosso della via Brogeda si è sviluppata un'area urbanizzata che è andata ad occupare quella che, fino agli anni '70, una verde collina terrazzata alle pendici del Castello Reina di Quarcino. Una terza via di accesso al quartiere (via S.Giacomo) collega Ponte Chiasso con il nuovo quartiere di Sagnino.Sul lato ovest la ferrovia internazionale e la collina fungono da confine urbano.

Il quartiere è di origine recente (v. storia): fino agli anni '30 una sua caratteristica era "ul laghett", situato a fianco della Via Brogeda ed alimentato dalla Roggia Molinara, che vi convogliava acque provenienti da Pedrinate (piccolo paese svizzero) e che poi confluiva nel torrente Faloppia, a sua volta affluente del Breggia. Il laghetto aveva un estensione di circa 10.000 mq ed era ingentilito da due isolette, ciascuna ospitante un faggio secolare. A settentrione, la riva del laghetto (che seguiva la strada diretta a Maslianico) era invasa da un fitto canneto, assente sulla riva opposta, ove era possibile pescare e fare il bagno. D'inverno, ovviamente, il laghetto si trasformava in una superficie ghiacciata, ove era possibile pattinare.

Lo sviluppo del quartiere presenta quattro tappe: quella del primo nucleo storico (1850-1900), quella della industrializzazione (1900-1920), quella successiva alla sistemazione della dogana internazionale (1930) ed infine (1960) quella coincidente con la realizzazione della nuova dogana turistica e, successivamente, della dogana commerciale.

Negli anni 70, le opere per il collegamento autostradale fra Milano e la Svizzera e la realizzazione della dogana autostradale hanno completamente modificato il paesaggio, introducendo quali denominatori comuni il cemento, l'asfalto, i rumori e l'inquinamento prodotto dal traffico.

Attualmente il quartiere conta 3000 abitanti circa, con una tendenza alla diminuzione per la crisi del frontalierato e per la sostituzione fra funzioni di residenza e funzioni commerciali o terziarie. Il tessuto urbano è piuttosto congestionato ed anonimo, i servizi hanno buoni standard: esiste un asilo nido, una scuola materna, una elementare, un Ufficio Postale, una Farmacia, una struttura di accoglienza (Protezione della Giovane), un ufficio dell'ACI, diverse banche, parecchi ristoranti. Presso la zona doganale è attestato un servizio di Polizia. Mancano invece strutture di aggregazione quali un Centro Civico. Il servizio pubblico di trasporto (Bus 1, 11 e 12) consente collegamenti rapidi con la città ed i quartieri confinanti.

 
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