Mario Giacompolli - Associazione Cardina

Vai ai contenuti

Menu principale:

Mario Giacompolli

Eventi > 2016

Romanzo di formazione, il cui scopo non è solo quello di avvincere e divertire, ma anche di raccontare, attraverso gli avvenimenti della storia reale, fatti noti e meno noti degli anni della Seconda Guerra Mondiale nel teatro Europeo e Atlantico, e di quelli che la precedettero.

A partire dalle leggi razziali fanno la loro comparsa le spie di parti avverse che percorsero l’Europa e l’America ben prima dello scoppio delle ostilità, i Servizi segreti inglesi che cambiarono il corso della guerra, il progettato piano per rapire il Papa, la caduta del fascismo, la Svizzera ultimo lembo di terra libera in Europa, la razzia delle opere d’arte, la Francia di prima della guerra e quella fra i due sbarchi alleati, i bombardamenti criminali su città inermi, la liberazione di Bergen-Belsen.

Ho poi tentato di rappresentare attraverso le situazioni evocate il coraggio di chi rimase fedele alla propria coscienza e l’opportunismo di chi fece scelte diverse.
Il protagonista conoscerà molti dei lati oscuri di quella guerra, che da un certo punto in poi lo costringeranno a guardarsi non solo dal nemico, ma anche dall’amico.

La costruzione di questo romanzo mi è costata quasi due anni di ricerche, ma spero ne sia valsa la pena. È stato per me di grande soddisfazione averne avuto riconoscimento da parte di uno storico di valore come il professor Giorgio Galli, che nella sua prefazione ha scritto tra l’altro:
"L’autore trasferisce nel racconto tutta l’imponente documentazione che ha raccolto sulla realtà di quegli anni, anche se sembra solo un fantasioso romanzo d’avventure…"

Mario Giacompolli


Prefazione


Da quando Marx disse che la lettura dei romanzi di Balzac gli era stata molto utile per i suoi studi sul capitalismo, gli storici più avveduti hanno saputo avvalersi della narrativa per le loro ricerche. E’ una considerazione che vale a pieno titolo per questo lavoro di Mario Giacompolli. Attraverso le avventure di Mattia Lamberti, professore di fisica allontanato dall’insegnamento per le leggi razziali, arruolato quasi per caso nei servizi segreti inglesi, vengono raccontati passaggi essenziali della storia dagli anni Trenta fino al crollo del Terzo Reich.
  L’Autore trasferisce nel racconto tutta l’imponente documentazione che ha raccolto sulla realtà che sembra un fantasioso romanzo d’avventure, dalle imprese e dagli appoggi di cui godeva lo spionaggio nazista in Francia e soprattutto negli Stati Uniti, al progetto di Hitler di deportare Pio XII, ai rapporti tra il grande capitale statunitense e quello tedesco, iniziati negli anni Trenta e continuati anche durante il secondo conflitto mondiale.
  Mi soffermo su quest’ultimo aspetto, anche perché mi fa ripensare al capitolo 19 "L’ultima carta di Himmler" del mio libro "Hitler e la cultura occulta" (Rizzoli, 2013). Nel romanzo si contesta la versione ufficiale secondo la quale il Reichsfuhrer, consegnatosi agli inglesi, si sarebbe suicidato dopo essere stato riconosciuto. Sarebbe invece stato ucciso dagli stessi inglesi, ormai subalterni ai nordamericani, nel timore che rivelasse quanto sapeva dei rapporti d’affari tra questi ultimi e i nazionalsocialisti. Mentre non credo che senza i finanziamenti di capitali statunitensi Hitler non sarebbe giunto al potere (vi arrivò per la situazione in Germania), sono certi i rapporti d’affari mediati anche attraverso lo studio legale dei fratelli Dulles, John Foster e Allen, quest’ultimo capo in Svizzera dei servizi nordamericani precursori della Cia.
  Il giudice della Suprema corte degli Stati Uniti Arthur Goldberg arrivò a dire che i due fratelli erano dei traditori per i loro rapporti coi nazisti. Non è così, ma certo è singolare che proprio ad Allen Dulles si rivolga Karl Wolff, luogotenente di Himmler e plenipotenziario delle Ss in Italia, per trattare una resa dalla quale Himmler sperava di trarre vantaggio (i particolari nel capitolo citato). Può darsi che contasse anche su precedenti rapporti.
  Di grande interesse anche il documentato progetto di sequestrare il pontefice per trattare una possibile intesa con gli anglo-americani per salvare il Terzo Reich. Non si tratta di fantastoria e credo che bastino questi accenni per invogliare a leggere un libro che attraverso le avvincenti avventure di Mattia Lamberti chiarisce e approfondisce aspetti cruciali poco noti della nostra storia recente.

Giorgio Galli


 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu